Testi concessi dal Prof. Sergio Villani
OPTOMETRIA E OFTALMOMETROLOGIA - primo volume

I MUSCOLI OCULOMOTORI
Sono 6 muscoli, quattro retti e due obliqui. A questi muscoli sono demandati i movimenti di rotazione e torsione dell'occhio.

I QUATTRO RETTI.
Hanno origine dall'anello tendineo di ZIIN, il quale è intimamente fuso con la periorbita e con la dura madre del nervo ottico. La loro lunghezza si aggira sui 42 mm circa. I tendini per mezzo dei quali i quattro retti si inseriscono sulla sclera differiscono invece tra loro sia per lunghezza che per larghezza. Dalla fig. 11-70, appare chiaro come l'inserzione a livello sclerale avvenga seguendo una spirale, chiamata anche spirale di TILLAUX. Una cosa da tenere costantemente presente è la particolare inserzione sclerale del retto superiore e di quello inferiore. Infatti, riferendoci al limbus, a differenza dei retti laterali che si inseriscono piuttosto regolarmente, essi hanno una inserzione obliqua e la parte nasale (mediale) di ambedue le fasce tendinee è la più vicina al limbus stesso (fig. 11-70); anche per questo motivo la loro azione si svolge sia verticalmente che lateralmente.


fig
. 11-70 - Inserzione dei muscoli retti dell'occhio sulla sclera (occhio destro).
a) m. retto superiore;
b) m. retto inferiore;
c) m. retto mediale;
d) m. retto laterale;
c) pupilla.

Le cifre indicano i mm (da Testut).

I DUE OBLIQUI.
L'obliquo superiore ha la stessa origine dei quattro retti e si divide in due parti: la prima va dall'anello tendineo alla troclea e prende il nome di «porzione diretta», la seconda va dalla troclea all'inserzione sul globo oculare prendendo il nome di «porzione riflessa». Poco prima di giungere alla troclea il muscolo assume carattere tendineo; dopo essere passato in essa, torna indietro per andarsi a inserire nel quadrante posteriore, superiore e tempiale della sclera. La troclea ha la forma di una U, è composta da tessuto fibroso e cartilagineo, ed è attaccata alla fossetta a circa 5,2 mm dall'angolo nasale superiore del margine dell'orbita. La parte tendinea riflessa è lunga circa 20 mm e allontanandosi dalla troclea verso il guscio sclerale, diviene sempre più larga e sottile, sino a divenire quasi trasparente; la sua inserzione si presenta molto variabile per ciò che riguarda la lunghezza, l'angolatura e la posizione.


FIG. 11-71 - Rappresentazione dei principali muscoli che interessano l'occhio e nervi cranici interessati alla loro eccitazione.
(1 numeri romani contrassegnano i nervi cranici).

L'angolo che forma la porzione riflessa con quella diretta è di circa 50°. PICCOLO OBLIQUO (obliquo inferiore). Tra i sei oculomotori è l'unico che non abbia origine dal fondo dell'orbita. Esso si origina dalla parte interna orbitaria del lato nasale dove si trova la cresta lacrimale posteriore. L'origine è più bassa rispetto all'inserzione, mentre nell'obliquo superiore è più alta, se la si considera dalla troclea. Un'altra caratteristica è che l'obliquo superiore passa sotto al retto superiore, mentre il piccolo obliquo passa sopra al retto inferiore. Il piccolo obliquo ha un tendine cortissimo, circa 2 mm in lunghezza e 9,5 mm in larghezza; quest'ultima è molto variabile e va da 6 a 14 mm. Anche per questo muscolo le inserzioni sono molto variabili, però non raggiungono la variabilità dell'obliquo superiore. Nella fig. 11-71 sono riportate le azioni principali che vengono svolte dai vari muscoli oculomotori e quali sono i nervi cranici che le comandano. Questi nervi (i cranici sono dodici in totale) sono contraddistinti con i numeri romani.