LA
SCLERA
È
una membrana fibrosa, dura e opaca di colore bianco. Costituisce
i 5/6 di tutto il guscio oculare. L'insieme delle fibre ha un decorso
circolare (maggiormente nella parte anteriore) e uno nel senso dei
meridiani, cioè, dall'equatore al polo posteriore. Vista istologicamente
la sclera risulta, in maniera preponderante, costituita da fasci
connettivi variabili di spessore e disposti in modo molto complesso.
Questa disposizione ha una discreta influenza sulla elasticità ed
estensibilità della sclera stessa (fig. 11-3)
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Vista
di una sezione istologica della sclera
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(fig.
11-3). |
La
struttura del tessuto sclerale confrontata con quella corneale ci
mostra una maggiore regolarità del tessuto corneale il quale, per
questo motivo, risulta trasparente (fig. 11-4).
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Rappresentazione
della cornea e della sclera che mette in mostra la struttura
dei due tessuti e la relazione che all'imbus intercorre tra
le stesse.
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(fig.
11-4). |
Alla superficie dei fasci fibrosi si trovano moltissime fibre elastiche
di cui il tessuto connettivo è molto ricco. All'equatore le fibre
formano un anello rigido e duro atto a sopportare la tensione dei
muscoli oculomotori (fig. 11-5).
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Disposizione
delle fibre nella conformazione della sclera.
1 - strato superficiale
2 e 3 - strato intermedio
4 - strato profondo
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(fig.
11-5). |
Nella zona nasale a 3 mm dal polo posteriore, e lievemente in alto
(0,5 mm), la sclera si presenta in modo imbutiforme e questo foro
di circa 2 mm di diametro è attraversato da travate di tessuto connettivo
le quali prendono il nome di lamina cribrosa; attraverso i piccoli
spazi che rimangono da questo intreccio, passano le fibre del nervo
ottico. Il massimo spessore della sclera si ha al polo posteriore,
circa 1,3 mm; nella parte anteriore lo spessore scende a 0,8 mm
(fig. 11-6).
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Sezione
trasversale dell'occhio destro visto dall'alto con evidenziazioni
degli orifizi sclerali.
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(fig.
11-6). |
Pur
essendo attraversata da molti vasi sanguigni e nervi, la sclera
è pochissimo vascolarizzata; quei pochi vasellini che possiede le
provengono proprio da piccole propaggini che si sfioccano dalle
arteriole perforanti la sclera stessa sia anteriormente che posteriormente.
Con l'avanzare dell'età il tessuto sclerale subisce un indurimento
progressivo.