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LENTI
FOTOCROMATICHE
Per definizione, il fotocromatismo è la variazione di colore
di un vetro per effetto delle radiazioni. È noto da tempo che
l'esposizione prolungata alle radiazioni ultraviolette rende il
vetro di color porpora.
Di
sostanze fotocromiche, organiche ed inorganiche, ne sono state
trovate svariate centinaia.
Tuttavia, solo alcune di esse presentano la vera reversibilità,
cioè il processo si può ripetere svariate volte, senza che il
sistema riveli «affaticamento», simbolicamente parlando.
Una di queste sostanze, le cui proprietà si avvicinano a quelle
volute è attualmente impiegata per la produzione di vetri fotrocromatici,sono
i vetri al silicio contenenti dei cristalli di alogenuro di
argento colloidale.
Il fotocromatismo della lente è influenzato da vari fattori,
intrinseci ,legate alle proprietà del materiale (spessore
della lente,trattamento antiriflesso, e tempra) ed esterni,(lunghezza
d'onda,tempo di esposizione,intensità della luce,temperatura
esterna)
In assenza di illuminazione, il vetro che contiene questi cristalli
può essere praticamente incolore, o bianco-opaco, a seconda del
diametro delle particelle e della concentrazione del colloide
in sospensione, con la luce queste particelle reagiscono e fanno
diventare le lenti tanto più scure quanto più forte è la luce
stessa.
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