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b) le fibre degli strati più superficiali della parte più esterna chiamata corteccia, sono provviste di nucleo, hanno una maggiore grandezza e sono meno dense di quelle nucleari vedi Le
fibre del cristallino hanno una disposizione piuttosto caratteristica;
infatti osservando, in vivo e di fronte, un cristallino illuminato
lateralmente, ci appare un disegno come una Y
rovesciata; un'altra Y, ma stavolta diritta,
ci apparirà sul la faccia posteriore (in taluni soggetti la direzione
delle due Y può anche apparire in modo
inverso a quello suddetto). L'insieme di queste due Y
prende il nome di stella lenticolare. (fig. 11-34).
Nell'adulto
sopra i 45 anni questa forma si complica notevolmente (fig.
11-35).
Le fibre lenticolari vengono perciò a formare un arco obliquo per il fatto che con i loro estremi si vanno a inserire su ciascuno dei setti cementizi; perciò, l'arco che ogni fibra dovrà descrivere, sarà tanto più lungo quanto più la fibra apparterrà agli strati superficiali.
I vari strati che formano il cristallino hanno un differente indice
di rifrazione; partendo dalla capsula l'indice è 1,370, nella
zona corticale è 1,375 e nel nucleo 1,406.L'indice
totale del cristallino è circa 1,41, cioè superiore a quello
dei vari strati che lo compongono e questo anche se i vari strati
corticali hanno la forma di menischi divergenti i quali tolgono
certamente una piccola parte di potenza; in realtà questa diminuzione
è piuttosto esigua grazie al fatto che le zone esterne hanno indice
di rifrazione più basso di quello del nucleo. | ||||