I riflessi
di contrazione e dilatazione della pupilla possono essere dovuti a:
1) reazione all'energia raggiante diretta o indiretta;
2) messa a fuoco delle immagini di oggetti vicini; si ha anche
contrazione pupillare alla convergenza;
3) vari stimoli sensoriali ed emozionali; ad esempio: dolore,
paura, ecc.;
4) farmaci: la pupilla può essere dilatata artificialmente da
farmaci chiamati midriatici: atropina, omatropina, ciclolux, visumidriatic,
ecc. , e contratta da farmaci chiamati miotici: pilocarpina,
eserina, ecc.
Le variazioni
del diametro dipendenti dall'illuminazione, a parità di stimolo, sono
molto più grandi quando lo stimolo cade sull'area maculare che non sui
suoi contorni. Una rapida variazione di illuminazione produce lo stesso
diametro finale di una variazione che avvenga lentamente.
La contrazione, sotto il progressivo aumento dello stimolo "raggiante",
è più rapida della dilatazione quando l'intensità "raggiante" decresce.
RISPOSTE
CONSENSUALI
Se la pupilla dell'occhio che non è colpito dalle radiazioni non si
contrae, quando l'altro viene illuminato (e la sua pupilla si contrae),
siamo in presenza di un'anomalia ad un livello superiore al ehiasma
ottico.
RISPOSTA
ALL'ACCOMODAZIONE
Il caso denominato "segno di Argyll Robertson" è una condizione
particolare, nella quale la pupilla varia con il variare dello stato
di accomodazione e convergenza, ma rimane intatta quando essa viene
illuminata direttamente. La condizione è bilaterale, e le pupille hanno
forma ovale.
ALTRE
RISPOSTE
La pupilla risente anche di variazioni a carattere emotivo, della stimolazione
termica, della pressione sulle palpebre o sul retro del collo. Un aumento
della pressione oculare comporta una dilatazione pupillare; viceversa,
una diminuzione di pressione, comporta una costrizione. Questo fatto
è sfruttato anche per la diagnosi di uno stato glaucomatoso dell'occhio.