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Se è allo stato incipiente si può rallentare il processo opacizzante
tramite farmaci (a base di joduro di potassio, rubidìo
e sodio).
Se l'opacità
è a carattere manifesto si procede all'intervento chirurgico.
L'intervento chirurgico puo' essere eseguito in vari modi:
Estrazione
intracapsulare :
Consiste
nell'asportazione in toto del cristallino
catarattoso.
Fino a non molti anni fa era il trattamento di elezione, ma con
l'avvento del microscopio operatorio, di tecniche di microchirurgia
avanzate, e di lenti intraoculari,questa tecnica sta passando
in disuso,
se non per casi particolari.
Estrazione extracapsulare
Consiste nell'asportazione del cristallino
catarattoso lasciando in situ la capsula posteriore dello stesso.
I pricipali vantaggi di questo tipo di intervento sono di non
alterare i vari piani anatomici dell'occhio (camera anteriore
e posteriore), e di consentire l'impianto del cristallino artificiale.
Per estrarre il cristallino
con questa tecnica si possono usare alcune ecniche che sono:
a) Estrazione lineare
tramite incisione corneale e capsulectomia, con asportazione della
capsula anteriore.Dopo la pulizia dei residui corticali si procede
all'impianto del cristallino artificiale.
b) Facoemulsificazione
Con l'avvento di strumenti altamente tecnologici si ha la possibilità
di fare un'incisione minima di circa 3 mm, attraverso la quale
viene inserita la sonda del facoemulsificatore che va a frantumare
attraverso gli ultrasuoni il cristallino
catarattoso, dopo di che viene inserito quello artificiale.
Con queso metodo chirurgico, il recupero visivo è veloce:
24 ore quello ottimale fino al massimo del recupero
entro 7 giorni. Ormai questo tipo di intervento viene fatto
in regime di Day Surgery, e la dimissione del paziente
può essere effettuata entro un paio di ore dall'intervento. Il
giorno successivo viene fatto un primo controllo che vede l'eliminazione
della benda.
c) Lensectomia
Associata a vitrectomia viene usata con buon successo nel trattamento
delle cataratte congenite.
Il vantaggio di questo tipo di intervento e che consente di asportare
sia la cataratta congenita che il vitreo anteriore ad essa aderente
con un unico intervento.
Complicazioni
Le complicazioni sono rare ma non assenti, anche il chirurgo più
esperto può avere delle complicazioni,la bravua e l'abilità sta
nel saperle gestire con tranquillità ed esperienza.
Spesso rotture della capsula posteriore od emorragie intraoperatorie
devono far modificare la tecnica di partenza con una alternativa.
Le complicanze più gravi si possono riscontrare, raramente, nel
post-operatorio anche in caso di intervento perfettamente riuscito
e sono prevalentemente legate a infezioni, a scompenso corneale,
a problemi retinici (edema maculare), aumento della pressione
intraoculare o spostamento del cristallino artificiale.
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