E una deformazione della cornea, che tende ad assumere la forma di cono (fig. 1). Nella maggior parte dei casi è una alterazione che si acquisisce verso l'età della pubertà, spessissimo è bilaterale e, per quanto tenda a manifestarsi prima in un occhio poi nell'altro, può iniziare contemporaneamente in ambo gli occhi.
La cornea si sfianca progressivamente, ma spesso in modo nettamente differente tra un individuo e l'altro.


fig. 1
fig. 2
La causa del cheratocono non è ancora del tutto chiara, probabilmente è legata ad uno stato di minor resistenza degli strati della cornea. Puo' essere anche ereditario.
Si passa dai casi con sviluppo rapido, il cheratocono acuto con rapidità della sua evoluzione legata a volte ad un evento traumatico, a quelli in cui lo sviluppo del "cono" è talmente lento che dura decenni prima di manifestarsi in modo evidente.

L'aumento di curvatura della cornea porta inevitabilmente ad una miopia con astigmatismo; così, dato che si può avere miglioramento con lenti astigmatiche negative, agli inizi può essere scambiato con un semplice astigmatismo miopico composto.


Nelle prime fasi di evoluzione del cheratocono, la vista può essere corretta abbastanza adeguatamente anche con gli occhiali, tuttavia, con il progredire dello sfiancamento della cornea anche le lenti andranno cambiate piuttosto spesso, e ciò può ancora indurre a interpretare la progressione del cheratocono come il normale aumento della miopia che che avviene nell'età dello sviluppo.
Con l'aggravarsi della deformazione conoide, l' apice si assottiglia sempre piu' con conseguente opacamento della regione corneale interessata e ulteriore riduzione del visus
(fig. 2). Si può giungere sino alla perforazione corneale ed alla successiva formazione di un leucoma aderente.


Topografia corneale

Può essere medica e chirurgica.
Molto utili, salvo nei casi molto avanzati,sono le lenti a contatto del tipo corneale e sclerocorneale che generalmente permettono di raggiungere buoni risultati in termini qualita' di vista arrivando a far vedere 10/10 ad occhi che con altri tipi di correzione arriverebbero appena a 3/4/10. Nelle forme gravi, in cui il trattamento con lenti a contatto risulta insufficiente, occorrerà orientarsi verso la terapìa chirurgica.

fig. 3

Esistono due tipi di terapia chirurgica:
conservativa e sostitutiva.
Il primo è costituito dalla cauterizzazione dell'apice corneale sfiancato. Lo scopo di questo intervento è la formazione di un tessuto cicatriziale corneale capace di neutralizzare la spinta endobulbare allo sfiancamento.
La terapia «sostitutiva» trova nel «trapianto corneale» o «cheratoplastica» la sua indicazione migliore e più efficace
(fig. 3).