E' un difetto fisiologico che si manifesta oltrepassata la soglia dei 40-45 anni. Consiste nella difficoltà di mettere a fuoco gli oggetti vicini.



  • La naturale e progressiva perdita di elasticità del cristallino che con l’invecchiamento perde la capacità di accomodare cioè di mettere a fuoco le immagini vicine.
CORNEA: è una lente trasparente che devia la luce facendola convergere sulla retina. CRISTALLINO: è la seconda lente naturale che fa convergere la luce sulla retina ; grazie alla sua elasticità consente di mettere a fuoco gli oggetti vicini. RETINA:  è uno dei tre strati dell'occhio umano. Lo strato più interno è uno strato complesso e delicato (dello spessore di 0.4 mm) che riveste la parte interna di due terzi del bulbo oculare.
CORNEA: è una lente trasparente che devia la luce facendola convergere sulla retina.
CRISTALLINO: è la seconda lente naturale che fa convergere la luce sulla retina ; grazie alla sua elasticità consente di mettere a fuoco gli oggetti vicini.
RETINA:  è uno dei tre strati dell'occhio umano. Lo strato più interno è uno strato complesso e delicato (dello spessore di 0.4 mm) che riveste la parte interna di due terzi del bulbo oculare.
Questi fattori fanno sì che l’immagine degli oggetti vicini non si formino sulla retina, bensì dopo di essa. (illustrazione 1).

Questo difetto visivo si può correggere tramite:
  • lenti oftalmiche con poteri positivi, lenti oftalmiche progressive
       oppure lenti bifocali.

  • lenti a contatto progressive.

  • che consentono di riportare correttamente l'immagine sulla retina ed ottenere una perfetta messa a fuoco (illustrazione 2).


    Illustrazione 1
    Illustrazione 2


    Il presbite è colui che ha un’età superiore ai 40 anni e non vede più tanto nitidamente da vicino.
    Lo si vede “allungare” le braccia per leggere o per svolgere attività a distanza ravvicinata (circa 40 cm). Anche il miope con l’età’ diventa presbite e si puo’ quindi essere contemporaneamente miopi, ipermetropi, astigmatici e presbiti.