Testi concessi dal Prof. Sergio Villani
OPTOMETRIA E OFTALMOMETROLOGIA - primo volume
La miopia
Parlando di miopia si intende la condizione di un occhio nel quale, con
accomodazione completamente rilassata, facendo pervenire raggi paralleli
emessi da un punto ipoteticamente all'infinito, l'immagine del punto si
va'a formare prima della retina, nell'umor vitreo (fig. 19-1). Ne consegue
che nella miopia il punto remoto, o fuoco coniugato della retina, è positivo
e a distanza finita davanti all'occhio(fig. 19-2).
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Fig. 19-1 - Figura
schematica dell'occhio miope. Per ogni millimetro di distanza
tra fuoco e retina, la miopia è di circa 3,00 D. |
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Fig. 19-2 - Figura
schematica dell'occhio miope con andamento geometrico dei raggi
quando l'oggetto è sul punto remoto. |
Cause della miopia
La miopia può risultare da una lunghezza assiale troppo grande, mentre
la potenza rifrattiva è normale, oppure la lunghezza del globo può essere
normale e la potenza rifrattiva troppo grande. Il risultato è lo stesso
in ambedue i casi, poiché la lunghezza focale è sempre minore della distanza
che c'è tra punto principale dell'occhio e retina. Comunque la condizione
di miopia è sempre dovuta al fatto che la potenza rifrattiva è in eccesso
in rapporto alla lunghezza dell' occhio, e non perché l'occhio è troppo
lungo, o troppo potente rifrattivamente.
Miopia acquisita
La miopia è il risultato
di un eccessivo sviluppo assiale del bulbo oculare rispetto alla potenza
rifrattiva considerata regolare per l'occhio schematico. Si viene così
a determinare che la miopia è una condizione essenzialmente acquisita
e, come le altre ametropie, è legata a fattori ereditari, se non altro
come fattore predisponente. Una forma di miopia acquisita si trova allo
stato pre-catarattoso, quando il cristallino, assorbendo liquidi, si rigonfia
aumentando il suo potere diottrico, che nel contesto del sistema diottrico
oculare porta ad un aumento della rifrangenza totale, con conseguente
stato miopico. Anche l'aumento dell'indice di rifrazione dell'umor acqueo
in soggetti diabetici è una conseguenza che si può classificare tra quelle
che portano ad una miopia di tipo acquisito.
Miopia congenita
Questa condizione ritenuta
assente sino a qualche anno fa, trova oggi molti consensi, almeno per
quel che riguarda le forti miopie monoculari e, talvolta, riscontrando
in bambini di un anno o due uno stato miopico di 3-4 diottrie c'è da pensare
che la condizione fosse già presente alla nascita.
Miopia assiale
L'eccessiva lunghezza del bulbo oculare è ritenuta la causa più frequente
della miopia. Per stabilire questo si è considerato che la lunghezza focale
sia come quella dell'occhio emmetrope, ma la retina si venga a trovare
oltre il piano focale, vedi fig. 17-2 e 19-3. in eccesso rispetto all'accomodazione.
Così, per osservare un oggetto a 50 cm un miope di 2,00 D dovrà convergere
di 2 angoli metrici, mentre l'accomodazione esercitata sarà zero. Se invece
la miopia è parzialmente corretta, mettiamo 1,00 D, ai 2 angoli metrici
corrisponderà 1,00 D di accomodazione.
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