Sono lenti realizzate con materiali chimici detti polimeri che lasciano diffondere facilmente l'ossigeno alla cornea.
Posseggono caratteristiche intermedie tra la lente rigida e quella morbida. Sono più flessibili e lasciano passare meglio l'ossigeno rispetto alle rigide e si possono quindi usare lenti con diametro maggiore.
Anche le lenti semirigide sono inizialmente poco confortevoli perché presentano caratteristiche fisiche assai simili alle lenti in PMMA.
Per la loro rigidità possono correggere, così come le lenti rigide in PMMA, astigmatismi regolari ed irregolari come ad esempio l’astigmatismo generato da patologie come il cheratocono.

Le lenti rigide invece sono costituite di PMMA(polimetilmetacrilato), sostanza che non si lascia assolutamente attraversare dall'ossigeno, il quale raggiunge così l'occhio solo attraverso il ricambio lacrimale.
Le lenti rigide sono all'inizio meno confortevoli delle lenti morbide, non richiedono molta manutenzione, sono durature e la superficie é spesso soggetta a depositi.
Sono facilmente manipolabili e lavabili, hanno un diametro inferiore a quello della cornea e rimangono su di essa per adesione superficiale o perché trattenute dalla palpebra superiore in funzione delle tecniche applicative. Questo permette un continuo rinnovamento della lacrima tra lente e cornea, ma proprio perché meno legate a fenomeni di adesività, possono dislocarsi più facilmente. Il paziente dovrà essere informato che sarà necessario un periodo di adattamento alla lente a contatto che potrà essere anche piuttosto lungo.


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